Il Castello
Oliveri sorge a sessantaquattro chilometri da Messina e conserva le caratteristiche fisiche e economiche tipiche dei paesi posti sulla costa, con il conseguente sviluppo delle attività connesse al turismo e alla pesca.
L'abitato si formò attorno al castello di Oliveri, del quale oggi possiamo ammirare soltanto i ruderi testimoni di una antica gloria.
La costruzione, che domina sulle fertili terre circostanti, guarda a distanza la suggestiva Rocca di Tindari.
Il castello si erge, contornandosi di mistero, su una rupe sovrastante il mare che riempie la conca omonima.
Il nome deriva probabilmente dal guerriero Oliverius, uno dei leggendari paladini di Carlomagno (742-814), le cui gesta furono cantate fin dal secolo XI.
Oliverius sbarcò sulla costa e, rimasto attratto dalla bellezza del posto, vi si stanziò dando luogo a un piccolo insediamento.
Secondo un punto di vista più attendibile, l'origine del nome Oliveri è da ricercare nella quantità smisurata di ulivi secolari che adornano quelle terre.
Nel tempo il castello ha subito numerose trasformazioni sia funzionali che strutturali, legate all'avvicendarsi delle diverse proprietà. Oggi della fortezza rimangono pochi resti, ma sono tante le immagini e le emozioni che se ne ricavano.
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